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Alloggio per i lavoratori: regole e vantaggi fiscali

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Scritto da Supporto Clienti
Aggiornato oltre 2 settimane fa

Nel settore della ristorazione e ospitalità, soprattutto nei contesti stagionali (località turistiche, montagna, isole), è prassi comune offrire alloggio ai lavoratori fuori sede.

Ma come deve essere gestito l’alloggio dal punto di vista contrattuale, fiscale e contributivo?


🧾 È obbligatorio offrire l’alloggio?

No, non è obbligatorio, ma:

  • È fortemente raccomandato in caso di lavoro stagionale fuori residenza

  • Può diventare un vantaggio competitivo importante per attrarre personale

  • In alcuni casi è previsto da accordi locali o da prassi di settore (es. in rifugi o località di difficile accesso)


🛏 Come si specifica l’alloggio nel contratto?

Deve essere indicato per iscritto, specificando:

  • che il datore mette a disposizione un alloggio gratuito o a canone agevolato

  • se l’alloggio è individuale, condiviso, in struttura aziendale o in convenzione esterna

  • se comporta una trattenuta in busta paga oppure no

✅ È buona prassi allegare una scheda con:

  • indirizzo

  • condizioni d’uso (costi, utenze, pulizie, spazi comuni)

  • durata e condizioni di fine utilizzo


💶 L’alloggio compare in busta paga?

Dipende dal trattamento scelto:

🟢 Alloggio gratuito (senza trattenute)

  • È considerato un benefit

  • Va indicato in busta paga con valore figurativo (ma può essere esente da tassazione entro certi limiti)

🟠 Alloggio con trattenuta

  • La trattenuta compare tra le voci in negativo in busta paga

  • Può essere una cifra simbolica (es. €100/mese) o una quota convenzionale

⚠️ Attenzione: non si può detrarre più del valore effettivo del beneficio ricevuto. La trattenuta deve essere proporzionata.


📊 Fiscalità e contributi

✅ Sgravi fiscali (per il datore)

  • L’alloggio concesso a titolo gratuito o parzialmente gratuito può essere deducibile dal reddito d’impresa

  • non concorrono a determinare il reddito, entro il limite complessivo di 1.000 euro (2.000 euro in caso di figli a carico):

    • il valore dei beni ceduti e dei servizi prestati al lavoratore dipendente dal datore di lavoro;

    • le somme erogate o rimborsate al lavoratore dipendente dal datore di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale, delle spese per la locazione dell’abitazione principale ovvero degli interessi sul mutuo relativo all’abitazione principale.

  • Se offerto tramite portali welfare aziendale, può essere interamente esentasse

⚠️ Se non rientra nei limiti:

  • L’importo dell’alloggio gratuito può essere soggetto a tassazione e contribuzione per il dipendente (come “compenso in natura”)

  • È importante verificare con il consulente del lavoro se l’azienda rientra in agevolazioni specifiche (es. per turismo, stagionalità, Sud Italia)


🧮 Esempio pratico in busta paga

Caso 1 – Alloggio gratuito esente:

  • Voce in busta paga: “Alloggio fornito – valore figurativo: €200”

  • Tassazione: 0€ se entro limite fringe benefit

  • Retribuzione netta invariata

Caso 2 – Trattenuta alloggio €150:

  • Compare in negativo (es. “Alloggio – €150”)

  • Riduce la retribuzione netta

  • Nessuna tassazione aggiuntiva


🎯 Perché conviene offrire alloggio?

Vantaggio per il datore

Vantaggio per il lavoratore

Attira più candidati fuori zona

Risparmio diretto su affitto

Deduzione fiscale possibile

Maggiore disponibilità a lavorare lontano

Maggiore fidelizzazione

Accesso immediato e semplificato

Riduzione turnover

Sicurezza abitativa


📎 Approfondimenti:

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